Un passato nella cooperazione e nella moda, un presente da calzolaio, per Rodrigo Doxandabarat, co-founder conAnderson Presoto del marchio brasiliano ispirato ai concetti chiave come: diversità, empatia e pluralità; nato con l’obiettivo di produrre in modo innovativo, sostenibile e promovendo la creazione di un valore condiviso.
Tutto ruota attorno ad un monoprodotto genderless e timeless: un mocassino dalla silhouette asciutta e ad alto contenuto fashion, realizzato con il 100% di cotone ecologico prodotto da aziende famigliari fondate da piccoli agricoltori locali, Il 100% di residui tessili provenienti dal mondo decor ma anche con rifiuti domestici e industriali, parzialmente confezionato da donne che vivono nelle favelas.
Cooperazione, collaborazione, sostenibilità e gestione controllata del ciclo economico, sono le key word, i quattro “dotz” che riassumono e rappresentano, anche graficamente il brand. Stampati su calzature, scatole ed etichette e combinati diversamente tra loro i “dotz” , invitano alla scoperta di nuovi paradigmi.
Tutte le calzature sono numerata e realizzate in edizione limitata proprio perché upcycling. Le forme sono Made in Italy. Le suole, realizzate in quattro bright colour: arancione, blu, fucsia e lime, portano impresso il motto del marchio ‘’Olha que coisa mais linda, mais cheia de graça’’, preso in prestito dalla canzone Garota de Ipanema.Packaging e tag sono prodotte attraverso il riutilizzo di spazzolini e rasoi, mentre le dustbag sono sempre in 100% cotone.
La nuova collezione è realizzata attraverso l’utilizzo di ventiquattro tessuti - raccolti viaggiando per tutto il Brasile - grafici e iper-colorati ed è costruita attraverso quattromodelli battezzati con nomi che provengono da Pataxo un dialetto indigeno dello stato di Bahia nel nord-est del Brasile: KUPARAKA (un mocassino con maxi fiocco realizzato con filati provenienti dall’industria tessile), PUHUY (un iconico mocassino con nappine), JACY (un loafer asciutto e affusolato) e APONEM (una classica mulearricchita da nappine, le cifre stilistiche del brand, prodotte con scarti della propia produzione).
L’ispirazione della nuova collezione, o più correttamente il macroframe di riferimento costruito post-ricerca, rimanda agli indiani Pataxo così pure la palette cromatica, al contempo classica ed esotica.
Al rigore del progetto si contrappone tutta la leggerezza di un prodotto che esplode attraverso il colore.
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