Reduce dall’importante successo riscosso in occasione della Triennale d’Arti Visive di Roma 2021, Camilla Ancilotto presenta in mostra una preziosa selezione delle sue opere più significative per narrare ai fruitori gli esiti della sua ricerca artistica.
Negli eleganti spazi dell’Hôtel des Pȇcheurs situato nella fiera terra còrsa dell’Isola di Cavallo, lì dove il cielo si fonde con il mare in un respiro blu, l’artista italo svedese, conosciuta ed apprezzata a livello internazionale grazie allo stile del tutto peculiare e unico del suo operare artistico, propone un’ampia antologia di lavori tra cui spiccano le sue installazioni Ab Ovo e le opere interattive costituite da prismi rotanti.
Oltre una ventina le opere esposte, scelte tra le più rappresentative dell’intero excursus creativo della Ancilotto: dalle mobili interpretazioni di illustri opere d’arte greco-romana ai lavori modulari del corpus Ab Ovo ispirato all’antico gioco del Tangram.
“Ho scelto uno scenario unico e straordinario dominato da una natura selvaggia e incontaminata” – racconta l’artista – “L’esclusività dell’isola privata, che per la prima volta si apre all’arte contemporanea, è il perfetto contesto ove esporre le mie opere e, al contempo, poter dedicare a mio padre questo progetto artistico: attraverso l’energia dei colori, un omaggio alla vita e alla potenza della natura”.
I profondi rapporti che fin dall’infanzia vincolano l’artista a questo magico paradiso naturale posto tra Corsica e Sardegna sono difatti indissolubilmente legati al padre, il Conte Luciano Ancilotto, da sempre un habitué dell’Ile francese: “Qui riposa la sua anima. Qui sentivo di dover prima o poi esporre la summa della mia arte. Per lui”.
Sculture modulari policrome e in acciaio lucidato a specchio con inserti in ottone dorato 24k della serie Ab Ovo, pitto-sculture interattive ispirate a capolavori dell’arte classica si intrecciano nel percorso della mostra con le pregiate creazioni in twill di seta realizzate dall’Atelier di Haute Couture DAPHNÉ Sanremo su disegni della Ancilotto a cui la Maison ligure ha dato la proprio contributo, progetto grafico esposto per l'occasione su quattro tele dipinte raffiguranti meravigliosi volatili e animali marini nelle loro tonalità più sgargianti, arricchiti da soggetti botanici.
“Arte e Moda si fondono, a dimostrazione che la prima può essere non solo osservata ma anche indossata” – sottolinea Ancilotto – “In collaborazione con l’Atelier di haute couture DAPHNÉ Sanremo, abbiamo immaginato una collezione a 4 mani, a tiratura limitata di pregiati foulard disegnati e dipinti con soggetti affascinanti e colorati: colibrì che danzano in volo tra le peonie selvatiche, pesci leone dalle pinne sgargianti, nautilus tra gli anemoni di mare e gli uccelli del Paradiso tra gli ibiscus”. Una collaborazione artistica frutto del savoir faire di due eccellenze.
Da anni impegnata con un proprio sistema linguistico attraverso cui indaga nuovi confini dell’immagine e dei suoi margini concettuali, Camilla Ancilotto, mantiene sguardo ironico e atteggiamento resiliente rimanendo fedele al proprio universo immaginifico dalle infinite soluzioni formali e iconografiche.
Al di là di ogni confine visivo o concettuale. Verso nuovi orizzonti.
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