Accademia Costume & Moda (ACM), dopo il debutto di Spoleto, allo storico Teatro Gian Carlo Menotti, porta sul palco del Piccolo Teatro Strehler di Milano le creazioni firmate da sette giovani allievi dell’Accademia, per “Il berretto a sonagli”, di Luigi Pirandello, con la regia e sceneggiatura di Gabriele Lavia, uno dei più grandi maestri del teatro italiano.
Gli allievi-costumisti Matilde Annis, Carlotta Bofalini, Flavia Garbini, Ludovica Ottaviani, Valentina Poli, Stefano Pio Ritrovato, Nora Sala hanno realizzato i costumi all’interno dei laboratori della Sartoria Farani di Roma, una delle più importanti sartorie teatrali riconosciute a livello internazionale.
In questa occasione, si sottolinea l’impegno di Gabriele Lavia nel supporto dei giovani talenti, scegliendo di affidare lo sviluppo e la realizzazione dei costumi agli studenti del Diploma Accademico di I livello in Costume & Moda di ACM, seguiti in tutte le fasi dal Maestro Andrea Viotti (coordinatore Master di Primo Livello L’arte e il Mestiere del Costumista, docente Diploma Accademico di Primo Livello in Costume e Moda, Direttore del Dipartimento Costume di Accademia Costume & Moda).
Un’opportunità unica, che ha permesso agli studenti di interfacciarsi con le diverse fasi di realizzazione dei costumi: dallo spoglio della sceneggiatura, ricerca e analisi del periodo di riferimento, bozzetto e tessuti, budget, rapporti, taglio, costruzione, lavorazione, fino al confezionamento finale.
Il Final Work degli studenti sottolinea il legame di continuità tra Didattica e Lavoro e si inserisce, a più ampio respiro, in un Progetto-Costume che permette ai giovani costumisti di fare un’esperienza all’interno di una produzione reale, realizzando costumi che prendono vita, interpretati da attori professionisti e, in questo caso, nel corso di una tournée teatrale che, partita da Spoleto, approda a Milano, per continuare poi nelle città di Thiene, Legnano, Castelfranco Veneto, Torino, Savona, Cattolica, per concludersi infine a Firenze.
Dichiara, Andrea Viotti: “E’ importante per me che gli studenti abbiano sin da subito la chance di mettersi alla prova e sperimentare sul campo le conoscenze e il saper fare appreso durante il loro corso di studi. Sin da giovane sentivo che si voleva dare spazio ai nuovi talenti, cosa che raramente accadeva. Io, con queste collaborazioni, voglio dare realmente delle possibilità agli studenti di Accademia di iniziare a lavorare con grandi Maestri e avviare la loro carriera professionale.”
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