E come nel Rinascimento tornano alla ribalta due figure: quella del mentore e quella del mecenate. Il Gruppo Biagiotti vuole sottolinearle entrambe con progetti che creano valore, rafforzando il legame con il territorio e interpretando uno sguardo locale e globale.
Roma porta con sé un fermento di eternità, lo stesso che la moda Biagiotti ricerca nelle sue collezioni fatte di eccellenza, di abiti che durano nel tempo guardando al futuro. Rinnovati stili di vita raccontano un'età di cambiamenti profondi, un nuovo modo di concepire il mondo e se stessi. Ne consegue un atteggiamento più libero e individualistico della donna nei confronti della moda. Un intero universo femminile introdotto da Caterina Balivo - già protagonista sulla Piazza del Campidoglio del primo grande evento realizzato dal Gruppo Biagiotti nel 1999 - si veste di nuovo a Roma, quel luogo infinito che ispira e incoraggia il cambiamento.
La sfilata si e’ aperta con un iconico bianco Biagiotti: una pagina pura, inondata di luce, sulla quale scrivere un nuovo capitolo. Arrivano panneggi plissettati e profili di statue romane stampati su reti di cristalli Swarovski. È la nuova bellezza, con citazioni classiche e forme e tecniche innovative. Arrivano lampi di colore, su tutti il verde che cita il dna sostenibile del brand, per poi tornare alle sfumature dei naturali. E per andare incontro all’estate con una gioiosa voglia di vivere, anche i pezzi più classici imprigionano nel loro rigore distese di fiori. Ha chiuso una sposa contemporanea, evocazione dell’amore per Roma raccontato dal sublime disegno michelangiolesco di Piazza del Campidoglio impresso sull’abito.
Torna alla ribalta uno stile composto e raffinato, fatto di equilibrio e misura. Una moda classica ma non troppo seria, femminile, sciolta e disinvolta. La donna porta un messaggio di sicurezza e naturale savoir faire, si veste con estrema disinvoltura dal mattino alla sera, conscia del suo ruolo, ma senza ostentazione.
Il finale vede in scena una sinergia di eccellenze che coniuga moda e danza, con una performance inedita dell’etoile Eleonora Abbagnato insieme a 5 ballerine del Teatro dell’Opera di Roma. La coreografia è stata realizzata apposta per l’occasione sulle note di Ennio Morricone, che con i suoi mirabili capolavori accompagna tutta la sfilata.
È la Roman Renaissance nel segno della bellezza, della moda, della cultura, della danza, dell’amicizia.
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