Il Bridal è sempre stato una componente importante per la Maison, da quando ho iniziato a lavorare con Vivienne all'inizio degli anni '90. Siamo lieti di presentare la nostra prima sfilata di abiti da sposa in questa fantastica città: la grandiosità dei suoi viali e la sua architettura sono stati la nostra prima fonte d’ispirazione.
La collezione è un pot pourri di passato, presente e futuro. La corsetteria è la base: valorizza e conferisce presenza. C’è anche la sartoria, per aggiungere un tocco maschile.
Abbiamo ripensato alla nostra rose print, ispirata agli acquerelli del botanico del XVIII secolo Pierre-Joseph Redouté. Abbiamo aggiunto i fiori d'arancio del cortile dell'università, simbolo di purezza e bellezza, che sono stati delicatamente accostati al tulle: teneri, romantici. Un ricco jacquard in “Absence of roses”: classico. Ci sono il lino e il cotone, la georgette slavata e lo chiffon, per dare l'impressione di capi indossati più volte. L'organza più leggera, tanto pizzo e duchesse rosa tenue proveniente dall'Italia.
Ogni personaggio racconta una storia.
Simonetta (Gianfelici) ha indossato l'abito Madame de Pompadour, ispirato al dipinto di François Boucher (1756), questa volta in bianco. Vivienne lo avrebbe adorato: era il suo abito preferito di sempre".
~ Andreas Kronthaler, Creative Director, Vivienne Westwood
Vivienne Westwood e la Barcelona Bridal Fashion Week sono entusiasti di collaborare con l'Istituto Europeo di Design (IED) e le università di design LCI Barcelona per la sfilata. Insieme agli studenti di diverse facoltà, il brand britannico ha elaborato dei brief di progetto e dei workshop di tutoraggio per far sì che il lavoro degli alunni si intrecciasse con i vari aspetti dello show, promuovendo la creatività, il design a basso impatto e l'espressione artistica. Il lavoro degli studenti di design sarà mostrato durante la Barcelona Bridal Fashion Fair, con una selezione di modelli presentati allo show Vivienne Westwood.
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