La nuova Trussardi dei direttori creativi Benjamin A. Huseby e Serhat Işık.
La sfilata si e’ svolta presso il negozio e il café in fase di ristrutturazione, al piano terra di Palazzo Trussardi. L’ambientazione rispecchia la volontà di riportare alla luce la casa di moda fondata nel 1911 e una delle più storiche a sfilare durante la fashion week di Milano. Scoprire gli strati per arrivare fino alle fondamenta è alla base del processo creativo di Benjamin A. Huseby e Serhat Işık per la nuova narrativa Trussardi, che inizia oggi.
“La casa Trussardi è stata trascurata per tanto tempo, come una bella addormentata per quasi un quarto di secolo. Con questa metafora in mente, abbiamo voluto creare una nuova narrativa fatta di un insieme di fiabe fantastiche e di codici stilistici reali di come la gente si veste per le strade di Milano. Questo gioco fra fantasia e realtà, tra storico e presente, è diventato la chiave per dare vita a un linguaggio Trussardi ben definito,” Benjamin A. Huseby, Serhat Işık.
Per Benjamin A. Huseby e Serhat Işık il tempo non è lineare, ma un loop, un eterno ciclico rinnovo della vita dove la memoria prolunga il passato per unirlo al presente. I designer hanno ridisegnato il simbolo di Trussardi che ora diventa un uroboro raffigurante l’iconico levriero italiano che si mangia la coda. Nella loro nuova visione ciclica non c’è gerarchia, il modo di vestire è concepito per un mondo che vive tanto in un passato storico quanto nel presente, aggrappandosi a ciò che è stato mentre si va avanti.
Il punto di partenza dei designer nel creare la nuova collezione è stato osservare il loro ambiente circostante e il modo di vestire delle persone nella loro vita quotidiana. Il loro punto di forza è sovvertire questi codici stilistici, notare ciò che normalmente non viene notato e trasformare il banale in qualcosa di prezioso. Dopo aver osservato lo stile dei milanesi, Benjamin A. Huseby e Serhat Işık hanno notato che in molti indossano il piumino 100 grammi, leggero ed essenziale quasi quanto le T-shirt. La ricerca di questo capo si è trasformata in una sfida entusiasmante, che ha convertito il piumino da capo non particolarmente accattivante a qualcosa di bello fino a farlo diventare un caposaldo della collezione. La collezione è caratterizzata principalmente dalle tonalità del nero e del grigio, per mettere in evidenza le silhouette, i tessuti e le tecniche di lavorazione.
“I vestiti hanno il potere di darti visibilità, funzionano come una sorta di ‘mantello magico’. Rimani invisibile fino a quando non ti vesti in modo visibile, è il fenomeno di Cenerentola, la realtà dei supereroi, dove la veste diventa armatura. Vogliamo dare a tutti questo potere mentre li invitiamo a tornare a palazzo. Lo spirito di Trussardi è sempre stato quello di guardare alla moda in modo democratico,” Benjamin A. Huseby, Serhat Işık.
La musica della sfilata fonde il background dei designer con quello di Trussardi, a partire dai pionieri della musica industriale tedesca Einstürzende Neubauten (traducibile in nuovi edifici che crollano), che usavano trapani ad aria compressa come strumenti. La colonna sonora si conclude con una composizione de La Gatta Cenerentola, una favola musicale di Roberto De Simone in dialetto napoletano, un adattamento dell’originale fiaba italiana del XVII secolo che sarebbe poi diventata nota come Cenerentola. I severi colpi di tamburo della musica industriale tedesca e della musica popolare italiana creano increspature nelle pareti di Mylar specchiato che circondano la passerella. Come uno specchio magico, collegano il passato e il futuro in un ciclo eterno.
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