8 COSTUMISTE DELL' ACCADEMIA DI COSTUME E MODA PER LO SPETTACOLO DI LORENZO LAVIA - IL GIOCO DELL'AMORE E DEL CASO
Otto giovani costumiste dell’Accademia Costume & Moda firmano i costumi de “Il gioco dell’amore e del caso” di Pierre de Marivaux. Lo spettacolo, con la regia e l’adattamento di Lorenzo Lavia, andrà in scena dal 16 al 18 giugno al Teatro India di Roma, ed è frutto di un progetto sviluppato in sinergia tra l’Accademia Costume & Moda, il Teatro di Roma e il Conservatorio di Santa Cecilia.
Sara Addi, Chiara Cecchini, Flavia Degl’Innocenti, Flavia Mandalà, Viola Mastini, Cristiana Mece, Giada Pellegrino e Isabella Raimondi, con la supervisione del Maestro Andrea Viotti, hanno immaginato, disegnato e dato corpo ai sette costumi che sono, insieme, vestito, travestimento e scenografia. Incursioni contemporanee, come la scelta dei tessuti – neoprene e ripstop – e degli accorgimenti tecnici – fibbie a scatto e cerniere – si fondono perfettamente alle linee e ai volumi del XVIII secolo.
Seguendo l’indicazione di regia di Lorenzo Lavia, le costumiste hanno svolto un lavoro di ricerca trasversale, creando per gli attori sette costumi/involucri. L’aderenza filologica ha ceduto il passo alla necessità di trasformare l’abito in scenografia in movimento. Da qui l’utilizzo del tessuto per paracadute, ultraleggero e in grado di aprirsi a grandi volumi; del neoprene, per dare struttura senza appesantire il corpo, e di cerniere e fibbie per rendere più fluido il gioco di vestirsi e svestirsi.
Grazie alla collaborazione trasversale tra le tre istituzioni, i rispettivi allievi hanno compiuto un percorso laboratoriale che li ha posti in relazione con i diversi mestieri del teatro, permettendo uno scambio ed un confronto creativo unico nel suo genere. A guida di ciascuna parte, il Maestro Andrea Viotti, il regista Lorenzo Lavia e il compositore Antonio Di Pofi.
“Sono lì, con le loro paure, ma, sono convinto, con la loro perfetta coscienza e professionalità elaborata in tre anni di Accademia”, Maestro Andrea Viotti, Direttore Dipartimento Costume Accademia Costume & Moda.
“Il percorso è stato duplice: Da una parte gli allievi attori provarsi nei diversi personaggi della commedia, dall’altra gli allievi aspiranti costumisti messi alla prova con il proprio estro creativo a restituire un’epoca storica così ricca dal punto di vista del fasto anche nel vestire”, Antonio Calbi, Direttore del Teatro di Roma.
“La collaborazione è un’esigenza delle nuove arti, che non riduce ma aumenta gli spazi della e ne favorisce la comunicazione”, Roberto Giuliani, Direttore Conservatorio di Santa Cecilia.
“Non una rappresentazione scenica che cerca di raccontare l’amore ma una storia fatta di egoismi, insicurezze, rivalse che grazie alle parole dello stesso Marivaux riescono a svelare il perturbante di ogni singolo personaggio e del suo doppio”, Lorenzo Lavia, regista.
“Sono state affrontate tutte le problematiche pratiche che si possono presentare in questo contesto lavorativo, ma sempre grazie alla collaborazione e sostenendoci l’una con l’altra abbiamo imparato a superarle e a trasformarle in esperienza”, le otto costumiste dell’Accademia Costume & Moda.
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