A 9 mesi dall’ingresso del nuovo CEO Alice Carli, il piano d’azione attivato dal
nuovo management di L’Autre Chose risulta essere in linea con gli impegni presi durante la
dichiarazione d’intenti strategici di sviluppo internazionale del brand.
Le attività di allineamento hanno riguardato diverse aree dell’azienda, ma volte tutte a rendere l’approccio più contemporaneo e orientato ad una presenza più rilevante nel mercato nazionale ed internazionale.
L’intervento sulla supply-chain ha riguardato la valorizzazione della fabbrica marchigiana portandola ad una produzione di circa 70mila paia all’anno, oltre che ad un efficientamento dei ritmi di produzione/consegna, che son stati ridotti per essere in linea con un time-to-market più contemporaneo.
“Sono molto orgogliosa della valorizzazione della fabbrica, perché il binomio contemporaneità e tradizione dell’handmade non solo è cruciale per L’Autre Chose, ma è anche un valore aggiunto nella competizione di mercato” dice Alice Carli.
In un’ottica di sfruttamento delle sinergie in modo più contemporaneo, parte dei dipartimenti chiave dell’azienda come l’ufficio stile, il merchandising, il marketing ed e-commerce, sono stati re-locati sulla città di Milano. Allo showroom direzionale, che è stato mantenuto nella città lombarda, se ne è aggiunto uno su Parigi con l’obiettivo di trarre vantaggio dei flussi di buyers internazionali.
A Settembre 2018 è stato designato Nicolò Beretta quale Direttore Creativo di tutte le collezioni, oltre che delle calzature. In questo modo nel panorama dei brand contemporanei L’Autre Chose risulta essere l’unico non solo con un contenuto creativo dedicato, ma anche con un duo alla guida dei due aspetti trainanti un brand. Grazie a questo binomio, la percezione del brand ha subito un netto rafforzamento, tanto da farne posizionare i pop-up all’interno dei department stores più prestigiosi (ad esempio Rinascente, Isetan, Tsum, Printemps, Galeries Lafayette, Moda.ru, Farfetch, Luisaviaroma).
Sempre a Settembre è stato avviato il lancio di una piattaforma e-commerce integrata totalmente al retail, in 4 lingue e con live chat 24/7.
Lato wholesale, le sinergie di vendita hanno avuto una spinta propulsiva grazie all’ingresso del brand all’interno di JOOR, la piattaforma più contemporanea al mondo per la gestione degli ordini.
Il riposizionamento del brand è avvenuto grazie anche ad una trasformazione della sua identità a partire dal restyling del logo, in una versione più contemporanea e con una forte riconoscibilità. Dal punto di vista dell’area digital, diverse attività ed investimenti hanno portato ad una crescita organica della fan base che ad oggi sfiora i 300k followers a fronte di un bacino iniziale di 60k.
Le attività di allineamento hanno riguardato diverse aree dell’azienda, ma volte tutte a rendere l’approccio più contemporaneo e orientato ad una presenza più rilevante nel mercato nazionale ed internazionale.
L’intervento sulla supply-chain ha riguardato la valorizzazione della fabbrica marchigiana portandola ad una produzione di circa 70mila paia all’anno, oltre che ad un efficientamento dei ritmi di produzione/consegna, che son stati ridotti per essere in linea con un time-to-market più contemporaneo.
“Sono molto orgogliosa della valorizzazione della fabbrica, perché il binomio contemporaneità e tradizione dell’handmade non solo è cruciale per L’Autre Chose, ma è anche un valore aggiunto nella competizione di mercato” dice Alice Carli.
In un’ottica di sfruttamento delle sinergie in modo più contemporaneo, parte dei dipartimenti chiave dell’azienda come l’ufficio stile, il merchandising, il marketing ed e-commerce, sono stati re-locati sulla città di Milano. Allo showroom direzionale, che è stato mantenuto nella città lombarda, se ne è aggiunto uno su Parigi con l’obiettivo di trarre vantaggio dei flussi di buyers internazionali.
A Settembre 2018 è stato designato Nicolò Beretta quale Direttore Creativo di tutte le collezioni, oltre che delle calzature. In questo modo nel panorama dei brand contemporanei L’Autre Chose risulta essere l’unico non solo con un contenuto creativo dedicato, ma anche con un duo alla guida dei due aspetti trainanti un brand. Grazie a questo binomio, la percezione del brand ha subito un netto rafforzamento, tanto da farne posizionare i pop-up all’interno dei department stores più prestigiosi (ad esempio Rinascente, Isetan, Tsum, Printemps, Galeries Lafayette, Moda.ru, Farfetch, Luisaviaroma).
Sempre a Settembre è stato avviato il lancio di una piattaforma e-commerce integrata totalmente al retail, in 4 lingue e con live chat 24/7.
Lato wholesale, le sinergie di vendita hanno avuto una spinta propulsiva grazie all’ingresso del brand all’interno di JOOR, la piattaforma più contemporanea al mondo per la gestione degli ordini.
Il riposizionamento del brand è avvenuto grazie anche ad una trasformazione della sua identità a partire dal restyling del logo, in una versione più contemporanea e con una forte riconoscibilità. Dal punto di vista dell’area digital, diverse attività ed investimenti hanno portato ad una crescita organica della fan base che ad oggi sfiora i 300k followers a fronte di un bacino iniziale di 60k.
Sempre in un’ottica strategica di internazionalizzazione e avvicinamento a tutti i consumatori
finali, soprattutto del mercato cinese, il brand ha anche lanciato il suo profilo Weibo e Wechat.
Segue una relocation del negozio di Milano che passerà dall’elegantissima zona di Brera al Quadrilatero della Moda, con un’apertura al 1° di Settembre. In attesa di tale data, la boutique si sposterà temporaneamente in via del Gesù 3 a partire dal 12 di Maggio.
Relativamente al previsionale di chiusura dell’anno fiscale 2018, che avverrà a fine marzo del 2019, si prevede una chiusura con un fatturato in crescita a circa 15mln e un miglioramento significativo dell’EBITDA.
L’omnichannel pesa il 32% mentre l’wholesale pesa il 68%.
Relativamente invece ai primi risultati del nuovo corso, possiamo già dichiarare che la campagna vendita della stagione autunno-inverno ’19 vede una crescita a doppia cifra, di cui l’estero nella fattispecie è cresciuto del 70% su LY arrivando a rappresentare il 30% del fatturato totale.
Segue una relocation del negozio di Milano che passerà dall’elegantissima zona di Brera al Quadrilatero della Moda, con un’apertura al 1° di Settembre. In attesa di tale data, la boutique si sposterà temporaneamente in via del Gesù 3 a partire dal 12 di Maggio.
Relativamente al previsionale di chiusura dell’anno fiscale 2018, che avverrà a fine marzo del 2019, si prevede una chiusura con un fatturato in crescita a circa 15mln e un miglioramento significativo dell’EBITDA.
L’omnichannel pesa il 32% mentre l’wholesale pesa il 68%.
Relativamente invece ai primi risultati del nuovo corso, possiamo già dichiarare che la campagna vendita della stagione autunno-inverno ’19 vede una crescita a doppia cifra, di cui l’estero nella fattispecie è cresciuto del 70% su LY arrivando a rappresentare il 30% del fatturato totale.
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